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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
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Inserito il - 02/06/2007 : 12:55:10 Le conferme dalla ricerca
(di Abigaille Barneschi)
La meditazione fa bene alla salute: chiunque la pratichi lo sa bene, ora cominciano ad arrivare conferme anche dalla scienza ufficiale, solitamente disposta ad ammettere solo i vantaggi derivanti da un generico "stato di rilassamento".
Le ricerche più recenti hanno cambiato indirizzo, puntando a valutare i vantaggi della meditazione in pazienti affetti da patologie gravi come l'AIDS o il cancro.
Le notizie più recenti - provenienti dal centro per la Medicina integrativa del Thomas Jefferson University Hospital di Philadelphia e pubblicate su General Hospital Psychiatry - riguardano un'indagine su 104 pazienti, affetti da patologie croniche di varia gravità, tra cui AIDS, ipertensione, problemi gastrointestinali e asma, che hanno seguito per otto settimane un programma di meditazione denominato MBSR.
Quanti hanno completato il corso affermano di sentirsi meglio psicologicamente - ma, soprattutto fisicamente; di aver visto diminuire i sintomi più penosi delle loro affezioni e di aver acquisito una maggiore lucidità mentale. Tutti vantaggi che sembrano destinati a durare - le verifiche sono state effettuate ad un anno dall'inizio del programma - tanto che il 91 per cento degli intervistati ha continuato a praticare più o meno regolarmente la meditazione anche dopo la fine dello studio.
Altrettanto positivi i risultati emersi da uno studio canadese sugli effetti di un programma di meditazione specificamente destinato a pazienti oncologici. Dalle verifiche effettuate sei mesi dopo - presso il Tom Baker Cancer Center di Calgary - è emerso che i malati che hanno seguito per sette settimane un gruppo di meditazione di un'ora e mezza alla settimana - più una breve meditazione quotidiana a casa - hanno visto diminuire sensibilmente sia disturbi dell'umore -ansia o depressione - che sintomi di stress quali insonnia o patologie gastrointestinali.
E' interessante notare che i risultati migliori sono stati ottenuti dai soggetti - soprattutto, ma non solo, di sesso femminile - che avevano manifestato i disturbi più rilevanti.
Entrambi i gruppi concordano nell'affermare che i risultati dei loro studi sono tali da giustificare ulteriori ricerche: la Georgetown University ha appena varato un nuovo programma di studi che inserisce alcune terapie complementari - inclusa la meditazione - nel corso di laurea in medicina.