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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
admin
Inserito il - 21/05/2007 : 11:35:14 Aversi a cuore> -di Josè Vincente Bonet
Jose' Vicente Bonet. AVERSI A CUORE. Sulla stima e l'amicizia con se stessi.
Titolo originale: Se' amigo de ti mismo. Manual de Autoestima.
Traduzione dallo spagnolo di MARIA GRAZIA DAL PORTO E LIDIA FONTANA. Edizione italiana a cura di Giovanni Ruggeri
- Terza parte -
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CAPITOLO 3. IMPARA AD APPREZZARTI
"L'autostima non va da sé: si acquisisce" (N. Branden)
Tutti noi, indistintamente, preferiamo saperci e sentirci confermati, cioè riconosciuti, stimati, accettati, amati, curati... Un più vivo senso di conferma di noi stessi accresce la nostra autostima, facilita il nostro benessere emotivo e la nostra efficienza, come pure il benessere e l'efficienza di quanti vivono attorno a noi. Imparare a sviluppare l'autostima è allora molto importante. Per essere di qualche aiuto in ciò, proponiamo in questo capitolo, dapprima un semplice schema espositivo articolato in tre tappe (Conferma ricevuta, Autoconferma, Conferma condivisa), e poi alcuni utili esercizi.
Cap. 3 Impara ad apprezzarti
1. I modi della conferma di sé
(Nota: In questo capitolo abbiamo preferito tradurre quasi sempre con le parole "conferma, confermare, confermato/a" i termini dell'originale spagnolo "afirmacion, afirmar, afirmado/a", onde evitare i possibili fraintendimenti cui espressioni come "autoaffermazione" e simili (largamente equivocabili in italiano) avrebbero potuto dar luogo. Il lettore tenga, quindi, presente che, come appare anche dal tenore dei paragrafi che seguono, con "conferma" qui si vuole principalmente indicare, oltre al riconoscimento accettante di sé, tutte quelle disposizioni e atteggiamenti che favoriscono- ed anzi realizzano - un assenso di fondo, portante, a se stessi (e agli altri), grazie al quale ci si assume cordialmente e ci si attua con altre tanta cordiale, sicura naturalezza NdT).
1. Conferma ricevuta
Da bambini ci vediamo riflessi, come in uno specchio, nei nostri genitori e in altre figure significative, e impariamo a sentire il nostro valore sentendoci apprezzati da loro. Questa conferma ricevuta è un bisogno perentorio e insostituibile per il bambino. Anche per il giovane, per l'adulto e per l'anziano è tuttavia importantissimo abituarsi a ricevere e gioire dell'apprezzamento, accettazione, affetto, attenzione; in una parola, della conferma che viene dagli altri.
John Powell, noto divulgatore di temi di psicologia, confessa in uno dei suoi libri che, quando qualcuno lo elogia in modo sincero, egli, anziché attenuare i propri meriti, come si è soliti fare, risponde: "Ancora di più per favore, dica di più" - risposta che, inconsueta com'è, generalmente suscita risate nell'assemblea, quando la si racconta in pubblico; e fa anche pensare. Alcuni osano perfino ripetere quest'esperienza con risultati gratificanti. Invitiamo il lettore ad avere il coraggio di chiedere con molta semplicità, ad una persona di sua fiducia, che lo conosca e gli voglia bene, di dirgli tutto ciò che di buono vede in lui. Credo che non se ne pentirà.
"Dicono che un uomo non sia uomo finché non abbia sentito il suo nome pronunciato dalle labbra di una donna". (A. Machado)
2. Autoconferma
Man mano che si cresce, possiamo e dobbiamo dipendere sempre meno dalla conferma che ci viene dall'esterno, dagli altri, e imparare a confermarci da noi stessi, cioè:
- pensare positivamente e realisticamente di noi stessi:
- prendere conoscenza tanto (o più) dei nostri punti forti, quanto dei nostri punti deboli, dei nostri successi come degli insuccessi;
- essere disponibili più a comprenderci e perdonarci che a colpevolizzarci, condannarci e punirci;
- esprimere chiaramente e apertamente, in modo adeguato, le nostre opinioni e sentimenti;
- difendere i nostri diritti, senza ledere quelli degli altri;
- accrescere le nostre possibilità, potenziare i nostri talenti e scoprire le nostre risorse ancora latenti;
- curare con premura il nostro benessere fisico, psichico e spirituale.
A questo elenco il lettore aggiunga tutti gli altri modi di autoconferma che riesca ad immaginare.
"L'esperienza mi ha insegnato che solo quando uno ha iniziato ad accettare e amare se stesso, è capace di accettare e amare gli altri" (J.L. Martin Descalzo)
3. Conferma condivisa
Quello che non si dà, lo si perde; e, anche se sembra paradossale, quanto più si dà, tanto più si riceve - se si dà non per costrizione interna, ma liberamente, dall'abbondanza del cuore. Succede così che la persona con una buona stima di sé tende a favorire l'autostima in coloro con i quali si relaziona. Confermando in modo autentico gli altri, offrendo loro generosamente il nostro apprezzamento, accettazione, affetto e attenzione, aiutandoli a scoprire le loro risorse e talenti, riconoscendo i loro meriti, rivolgendo loro critiche davvero costruttive e lodi autentiche, facendo per loro quello che abbiamo imparato a fare per noi stessi, rafforziamo non solo la loro autostima, ma anche la nostra.
"Io non sono in questo mondo per vivere secondo le tue aspettative, ma, questo sì, per confermarti come un essere umano unico...ed essere confermato da te" (W. Tubbs)