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 Tre poesie di Rabindranath Tagore

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 10/06/2006 : 10:58:39
Tre poesie di Rabindranath Tagore

-----------------


Rabindranath Tagore nacque a Calcutta nel 1861; fu allo stesso tempo
pensatore,
poeta, filosofo, musicista, educatore. Il suo nome bengalese era Thakur -
che
significa "padrone", "signore" - e gli venne dal nonno che partecipò
attivamente
al movimento noto come Brahma-samaj, il cui scopo era la concilazione del
principio monoteistico del Cristianesimo e dell'Islam con il panteismo
induista;
il padre fu poi a capo di un ramo di questa "Società di Dio" e fondò, vicino
a
Calcutta, il famoso eremo "Asilo di pace", poi trasformato da Rabindrath
nell'Università Internazionale Visva-Bharati il cui motto era: "Là dove
tutto il
mondo si unisce in un nido". In essa venivano insegnati il sanscrito, il
bengali, l'inglese, le matematiche, le scienze fisiche e naturali, la
storia, la
geografia, la musica, le belle arti. Fu insignito del Premio Nobel per la
letteratura nel 1913. Si spense il 7 Agosto 1941: poche ore prima della
morte
dettò la sua ultima poesia.

____________________



- Sei lì fuori? -


Sei lì fuori in questa notte di tempesta,
nel Tuo viaggio d'amore, Amico mio?
I cieli gemono come un disperato.

Stanotte non c'è sonno per me. Apro
e riapro la mia porta, scrutando
nell'oscurità, Amico mio.

Non vedo nulla dinnazi a me, e mi
chiedo dove Ti portino i Tuoi passi.

Quale riva oscura di fiume nero
inchiostro, quale margine di foresta
accigliata, quale intricata oscurità stai
percorrendo per giungere a me,
Amico mio?

____________________



- Perché? -

A mezzanotte, l'aspirante asceta
Annunciò: "E' il momento di
lasciare la mia casa e cercare Dio. Ah,
chi mi ha trattenuto così a lungo qui,
nell'inganno?".

Dio sussurrò: "Io", ma le orecchie
dell'uomo erano sorde.

Sua moglie giaceva sul letto con un
bimbo attaccato al seno, serenamente
addormentata.

L' uomo disse "Chi siete voi che mi
avete raggirato così a lungo?".

La voce disse ancora "Sono Dio", ma
l'uomo non udì.

Il bimbo gridò nel sonno
rannicchiandosi contro la madre:

Dio ordinò: "Fermati, non lasciare la
tua casa" ma ancora l'uomo non sentì.

Dio sospirò e si dolse: "Perché il mio
servo vaga in cerca di me e mi
abbandona?".

____________________



- Amici di cui non sapevo -


Mi hai presentato amici di cui non
sapevo. Mi hai offerto seggi in case
non mie. Hai reso vicino il distante e
dello straniero hai fatto un fratello.

Se devo lasciare l'abituale riparo mi
sento a disagio: dimentico che nel
nuovo dimora il vecchio, e anche Tu.

Attraverso nascita e morte, in questo
mondo o in altri, ovunque mi
condurrai, sei Tu: lo stesso, il solo
Compagno della mia vita senza fine, che
lega il mio cuore all'ignoto con vincoli
di gioia.

Quando si conosce Te, nessuno è
straniero, nessuna porta è chiusa.

Esaudisci la mia preghiera: fa che non
perda mai la grazia del tocco dell'uno
nello spettacolo dei molti.







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