[AmadeuX BiblioForum]
Clicca qui per andare al sito di Audioterapia, Musica ed elementi subliminali benefici
15/08/2025 - 06:45:13
    [AmadeuX BiblioForum]                                     Ip: 216.73.216.168 - Sid: 732539431 - Visite oggi: 38595 - Visite totali: 56.663.656

Home | Forum | Calendario | Registrati | Nuovi | Recenti | Segnalibro | Sondaggi | Utenti | Downloads | Ricerche | Aiuto

Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Forums e Archivi PUBBLICI
 SUBLIMEN BiblioForum
 Leggiamo Madre Teresa, di Calcutta!..Diventeremo u

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista Inserisci Faccine
   
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
    

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 19/05/2006 : 13:14:43
Leggiamo Madre Teresa, di Calcutta!..Diventeremo un pò più buoni...


Tratto da:

"Non c'è amore più grande"

(di Madre Teresa, di Calcutta)

- Edizioni Rizzoli -



Forse non riesco a concentrarmi appieno su Dio mentre lavoro, ma Dio non pretende questo. Eppure desidero con tutte le mie forze di compiere il lavoro con Gesù e per Gesù. E' una cosa bellissima ed è ciò che Dio ci chiede. Vuole che la nostra volontà e il nostro desiderio si rivolgano a Lui, alla nostra famiglia, ai nostri figli, ai nostri fratelli e ai poveri.

Ciascuno di noi non è altro che un piccolo strumento. Se osservate il funzionamento dei circuiti elettrici vedrete cavi piccoli e grossi, vecchi e nuovi, economici e costosi allineati gli uni accanto agli altri. Se la corrente non li attraversa non proderranno alcuna luce. Voi e io siamo i cavi. Dio è la corrente.

Possiamo far passare la corrente attraverso di noi in modo che si serva di noi per produrre la luce del mondo, oppure possiamo rifiutarci di venire usati consentendo così alle tenebre di diffondersi.

Può darsi che nella casa ,o nell'appartamento di fronte al vostro vi sia un cieco che sarebbe felice se andaste a trovarlo e gli leggeste il giornale. Può darsi che una famiglia abbia bisogno di qualcosa che per voi è insignificante, qualcosa di semplice come avere qualcuno che curi il loro bambino per mezz'ora. Ci sono cose talmente piccole che molta gente si dimentica della loro esistenza.

Se state cucinando non crediate che quel lavoro non richieda intelligenza. Non pensiate che stare seduti, in piedi, andare, venire o qualsiasi altra azione non sia importante agli occhi di Dio.

Dio non vi chiederà quanti libri avete letto, o quanti miracoli avete compiuto. Vi chiederà invece se avete fatto del vostro meglio in nome dell'amore per Lui. Potete dire in tutta sincerità: «Ho fatto del mio meglio?». Anche se il meglio è un insuccesso deve essere il vostro meglio, il massimo che siete in grado di fare.

Se siete davvero innamorati di Cristo, per quanto il vostro lavoro sia umile, lo farete meglio e con tutto il cuore. Il vostro lavoro sarà la prova del vostro amore.

Potete lavorare fino allo sfinimento, potete persino ammazzarvi di fatica; ma, se il lavoro non è intessuto d'amore è inutile. Lavoro senza amore significa schiavitù.

Se un uomo sente che Dio gli chiede di modificare le strutture sociali si tratta di una questione tra lui e il suo Dio. Abbiamo tutti il dovere di servire Dio nel modo in cui ci sentiamo di servirlo. Io mi sento chiamata ad aiutare le persone, ad amare ogni singolo essere umano. Non pernso mai in termini di folle ,bensì in termini di persone. Se pensassi alle folle non combinerei mai nulla. Sono convinta che quello che conta è la persona e credo negli incontri tra individuo e individuo.

La ricchezza del cuore si manifesta nelle azioni: come tratto il lebbroso, il moribondo, il senzatetto. A volte è più difficile lavorare con la gente raccolta dalla strada, che con le persone nelle nostre case del moribondo perché questi uomini aspettano quieti e sono pronti a raggiungere Dio.

Potete toccare i malati e i lebbrosi e pensare di toccare il corpo di Cristo, ma è molto più difficile credere che si tratti di Cristo nelle Sue sembianze più disperate quando queste persone urlano o sono ubriache. Come devono essere pulite e premurose le nostre mani per essere capaci di portare loro compassione!

Per vedere Gesù nella persona dei più poveri di spirito dobbiamo avere un cuore puro. Più è distorta l'immagine di Dio in quell'individuo più grande saranno dunque la nostra fede e devozione quando cercheremo il volto di Gesù e Lo soccorreremo con amore. Consideriamo un onore servire Cristo nelle sembianze disperate dei più poveri di spirito; lo facciamo con rispetto, generosità e un profondo senso di partecipazione.

Più ripugnante è il lavoro maggiore sarà l'effetto dell'amore e della solidarietà gioiosa. Se all'inizio non avessi raccolto la donna cui i topi avevano mangiato il viso, le gambe ecc. non sarei mai potuta essere una Missionaria della Carità. I sentimenti di repulsione sono umani. Se offriamo la nostra solidarietà gratuita diventeremo santi. San Francesco d'Assisi provava ribrezzo per i lebbrosi, ma ha superato quella sensazione.

Qualunque cosa facciate, anche quando aiutate qualcuno ad attraversare la strada, la fate a Gesù. Persino quando offrite a qualcuno un bicchiere d'acqua lo offrite a Gesù. Si tratta di un insegnamento molto semplice, la cui importanza non smette tuttavia di crescere.

Non dobbiamo avere paura di predicare l'amore di Cristo e di amare come ha amato Lui. Attraverso il vostro lavoro, per quanto sia piccolo e umile, traduce nella pratica l'amore di Cristo.

Per quanto il lavoro sia bello non lasciatevi coinvolgere troppo, siate pronti anche a rinunciarvi. Il lavoro non è vostro. Le doti che Dio vi ha dato non sono vostre; vi sono state donate perché le usiate per la gloria di Dio. Siate grandi e mettete quel che è in voi al servizio del Buon Maestro.

Che cosa dobbiamo imparare? A essere miti e umili. Se saremo miti e umili saremo capaci di pregare. Se impareremo a pregare apparterremo a Gesù. Se apparterremo a Gesù impareremo a credere, se impareremo a credere impareremo ad amare e se ameremo impareremo a servire.

Dedicate il vostro tempo alla preghiera. Se pregherete avrete fede e se avrete fede proverete il desiderio naturale di compiere atti di solidarietà. Chi prega non può non avere fede e chi ha fede vuole metterla in pratica. La fede si traduce in solidarietà.

Il frutto dell'amore è la solidarietà. L'amore ci induce a dire: «Voglio compiere atti di solidarietà». Il frutto della solidarietà è la pace e tutti noi dovremmo lavorare per la pace.

Qualcuno mi ha chiesto di dare un consiglio ai politici. Non mi piace occuparmi di politica, ma mi è venuto spontaneo rispondere: «Dovrebbero inginocchiarsi più spesso. Credo che li aiuterebbe a essere degli statisti migliori».

Sforzatevi di essere la manifestazione di Dio all'interno della vostra comunità. A volte vediamo come la gioia ritorni nella vita dei più derelitti ,quando queste persone si accorgono che molte di noi si preoccupano per loro e li trattano con amore. Se sono malati migliora persino il loro stato di salute.

Non dimentichiamo mai che nella solidarietà ai poveri abbiamo una magnifica opportunità di fare qualcosa di bello per Dio. Quando ci dedichiamo ai poveri con tutto il cuore serviamo infatti Cristo nei loro volti emaciati. Lui stesso ha detto: «Lo avete fatto a Me».



-------------------------------

Preghiera quotidiana dei Collaboratori di Madre Teresa:

"Rendici degni, o Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto il mondo vivono nella fame e nella povertà.

In questo giorno dai loro il pane quotidiano per mano nostra e mediante il nostro amore pieno di comprensione distribuisci pane e gioia.

Signore, fà di me lo strumento della tua pace, affinché possa portare amore dove regna l'odio, il perdono dove regna l'offesa, l'armonia dove regna la discordia, la verità dove regna l'errore, la fede dove regna il dubbio, la speranza dove regna la disperazione, la luce dove regnano le tenebre e la gioia dove regna la tristezza."

Signore, fai in modo che voglia consolare anziché essere consolato, comprendere anziché essere compreso, amare anziché essere amato perché perdendo se stessi ci si ritrova, perdonando si viene perdonati e morendo ci si risveglia alla vita eterna.





Macrolibrarsi


English French German Italian Spanish


[AmadeuX BiblioForum] © 2001-2025 AmadeuX MultiMedia network. All Rights Reserved. Torna all'inizio della Pagina