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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
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Inserito il - 19/12/2005 : 11:45:45 Lucio Battisti e l'Arcobaleno
di Nino Puliatti
Come ricorderete il cantante Lucio Battisti muore la sera del 12 settembre 1998.
Dopo pochi giorni a Roma si tiene nella Piazza del Campidoglio uno spettacolo musicale per ricordarlo. Fra le migliaie di persone che partecipano con commozione c'e' anche il giornalista Giulio Caporaso, direttore della rivista del Diners, Firma.
Tornato a casa, circa alle due di notte si addormenta ripensando a quei volti e alle parole delle canzoni e fa un sogno che poi raccontera' sulla sua rivista nell'ottobre 1998. Circa quattro mesi dopo una sensitiva italiana che vive in Spagna si mette in contatto con Mogol, amico e paroliere di Lucio Battisti, invitandolo a scrivere una canzone dal titolo Arcobaleno e con i contenuti cari a Battisti.
Ne nasce una canzone cantata da Celentano con le musiche di Gianni Bella, che l'aveva composta da tempo e con questo titolo senza sapere perche', ma seguendo l'ispirazione d'un momento e strane coincidenze.
Cosa c'entra allora il sogno del giornalista con tutta questa storia? C'entra perche' Caporaso sogna di incontrare Lucio Battisti e di avere con lui un colloquio, durante il quale il cantante da poco scomparso parla della serenita' mentre in cielo e' visibile un arcobaleno, come ponte tra l'uomo e Dio.
Poiche' ho trovato molto interessante tutta questa storia, vi trascrivo il colloquio del sogno perche' contiene molte tematiche affini alle nostre e ci permette di vedere la *bellezza* e la poesia di Lucio in un altra dimensione. Forse non e' un caso che le sue canzoni siano state e siano tuttora un ponte tra le generazioni, amate da noi e dai nostri figli, i cui contenuti sono sempre un canto libero...
Il luogo del sogno e' particolare: una distesa senza fine di sabbia bianca e soffice. Sopra c'e' un arcobaleno che fa filtrare la luce del cielo, di un azzurro intenso. Non ci sono nuvole, ne' uccelli, sembra non essserci alcuna forma di vita. Giulio Caporaso non avverte paura, si sente come in estasi. Ha una lunga tunica bianca, e' scalzo, ma a suo agio. I piedi appoggiano sulla sabbia, ma non lasciano impronte. Il corpo e' piu' giovane e forte, e si muove con leggerezza ed e' libero da qualsiasi peso. Non lascia alcuna ombra, anche se la luce e' abbastanza intensa. E' stordito, sente solo un senso di grande liberta'. Vede una figura, un uomo sui 20 anni, con scuri e lunghi capelli ricci, di media altezza. E' Lucio, vestito di un elegante completo di lino bianco, una bellissima camicia zzurra con il collo a pizzi lunghi, un foulard giallo con disegnate delle note musiali verdi gli cinge il collo. Anche lui e' scalzo, non lascia impronte ne' ombre.
- Dove siamo, che posto e' questo, mi vuoi spiegare cosa succede?
Non avere fretta, andiamo per ordine. Questo e' un luogo d'incontro, dove chi come me e' passato nella dimensione spirituale puo' qualche volta, per importanti motivi, incontrare degli umani che riescono ad arrivare in questo posto grazie ad un viaggio in spirito.
- Viaggio in spirito... non capisco...
Cerchero' di spiegarti in modo semplice. Tu sei in questo posto, non con il corpo e la mente, ma con il tuo spirito ed il tuo cuore. Il tuo corpo e la tua mente, in questo preciso momento, stanno dormendo tranquillamente. Domani, quando ti sveglierai, potrai pensare di avere solo sognato, ma non e' cosi'.
- Vuoi dire che io sono in questo posto senza il mio corpo? - gli domando spaventato ed incuriosito nello stesso tempo.
Certo, e' proprio cosi'. Io, vedi, ormai mi sono distaccato completamente dal mio corpo e dalla mia mente. Sono proiettato in questa nuova dimensione, con lo spirito e il cuore verso l'Assoluto.
- Cosa intendi per cuore?
L'anima, quella che ti spinge a continuare questa intervista, per intenderci.
- Perche' proprio io?
Perche' a qualcuno dovevo pur dare il mio messaggio e con te sara' possibile.
Mi sento improvvisamente libero, leggero come l'aria, non ho condizionamenti del mio corpo ne' della mia mente, che spesso si affolla di idee e mi porta confusione e tensione. Sono in uno stato inebriante, sento un'intelligenza nuova nascere in me, che mi parte dal cuore. Lucio mi sorride, e' come se percepisse quello che sto provando dice: "Segui l'impulso del cuore ed io rispondero' a tutte le tue domande. Pero' fai presto, perche' c'e' Qualcuno che mi aspetta e che desidero da sempre incontrare
- Perche' ci troviamo sotto questo enorme arcobaleno?
L'Arcobaleno rappresenta l'Alleanza tra Dio e l'uomo. Ti ricordi della storia di Noe' che dopo il diluvio vide spuntare l'arcobaleno? I suoi colori rappresentano i doni spirituali.
- Quale ultimo messaggio vuoi darci?
Voglio dire a chi ha amato le mie canzoni e non solo a loro di leggere oltre le parole, e di capire l'importanza dell'Amore, inteso in senso piu' ampio, piu' universale. Le emozioni sono date dai sentimenti, pero' oggi c'e' un grave pericolo per il mondo: l'uomo sta perdendo l'Amore.
- Cosa intendi tu per Amore?
C'e' stato un grande Uomo che ci ha insegnato l'Amore. E'quello l'Uomo che deve essere preso come riferimento. Ai giovani voglio dire: non fatevi condizionare da falsi obiettivi, da falsi idoli, da inutili e pericolose ricerche di emozioni forti. Cercate la serenita'.
- Come si raggiunge la serenita'?
Questa e' la cosa piu' difficile da spiegare, perche' la serenita' non e' solo una conquista, ma anche un modo di essere. Con le canzoni io sentivo la serenita' pero' potevo trasmettere anche solitudine, delusione, tristezza. E' qui che bisogna concentrarsi: la serenita' e' quella forza interiore soggettiva che permette al singolo individuo di avere uno stato di benessere tale da riuscire a trasmetterlo all'esterno dando benefici anche agli altri. La serenita' va quindi ricercata in noi stessi in armonia con il mondo che ci circonda.
- Mi fai un esempio?
Certo. Se io con una canzone trovo la serenita' e trasmetto amore questo e' un risultato eccezionale. perche' ottengo un doppio stato di benessere, il mio e quello del mondo che mi circonda. Mentre, se con una canzone trasmetto sensazioni negative che possono far star male gli altri, questo e' da evitare..
- Qual e' il ricordo piu' bello che hai del mondo?
E' stato il vedere tanta gente cantare le mie canzoni con il cuore sereno.
- Cosa pensi della forse eccessiva riservatezza intorno al tuo funerale?
E' giusto che sia cosi'. Il mondo deve imparare che una persona, quando finisce la sua vita terrena, passa in una dimensione diversa: quella spirituale. Il mio spirito ora e' altrove rispetto al mio corpo. Per me non e' importante che la mia tomba diventi un luogo di pellegrinaggio, perche' questo mi renderebbe piu' difficile il distacco per il "lungo viaggio".
- Mi vuoi spiegare meglio?
Ascoltami bene perche' quello che ti dico e' molto importante. Dopo che un'anima lascia il corpo questa deve innalzarsi sempre di piu' per raggiungere"l'assoluto". Per fare questo deve allontananrsi il piu' possibile dal legame con la passata vita materiale e, quindi, anche dal corpo che ha terminato il suo compito. Pero' piu' le persone care ti continuano a cercare carnalmente per esempio con un contatto costante con la tomba o con continue invocazioni, tanto piu' diventa difficile questo distacco... Mi capisci?
- Credo di si' e allora dimmi, cosa posso fare per te?
Devi semplicemente raccontare quanto hai visto e sentito e chiedere a chi mi ama di pregare per me. Non devono pregare me, mi raccomando, ma per me affinche' possa trovare la serenita' eterna.
- In che modo?
Chiedendo nelle loro preghiere a Dio di avere compassione per la mia anima affinche' questa possa trovare la sua dimensione assoluta e definitiva con il Creato.
- Perche' ad un certo punto hai rinunciato alla vita pubblica?
All'improvviso quando ero all'apice della mia carriera e' capitata una cosa straordinaria: ho sentito un impulso, in piena notte, che mi metteva nel cuore parole e musiche molto particolari. Componevo senza neanche pensare come se ci fosse qualcuno a suggerirmi. La musica era talmente bella che mi dava una liberta' infinita. Questo mi e' successo per varie sere e poi anche di giorno e cosi' il tempo fuggiva via senza neanche accorgermene. Ero in uno stato di benessere straordinario.
- Cosa avevano di particolare quelle canzoni?
Erano tutte rivolte a lodare Dio e l'amore universale.
- Dove posso trovarle?
Sono scritte esclusivamlente nel mio cuore, non c'e' traccia nel mondo. spero possano servirmi molto presto.
A questo punto la luce che ci circonda si fa improvvisamente piu' intensa. Sento una voce chiamarlo: "Lucio e' tempo di cantare quelle canzoni che tu sai. Andiamo". Lo vedo svanire in una luce infinita al di sopra dell'arcobaleno e salutandomi con la mano mi sorride e dice: Ti assicuro... non sara' un'avventura.