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 LA MUSICOTERAPIA

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
admin Inserito il - 20/12/2004 : 11:06:07
LA MUSICOTERAPIA

Da:"Le arti mediche sacre dall'antichità ad oggi- La medicina dei riti agresti" di Claudine Brelet-Rueff


Com'è nata, oggi, in Francia? Nel 1954 M.Jost, ingegnere elettroacustico presso il Centro ricerche dell'ORTF (l'Ente radiotelevisivo francese), e musicista appassionato di violino, piano e organo, chiese a varie persone con cui aveva rapporti di lavoro: "Perché gli psichiatri non utilizzano il potere della musica?" Risposta generale: "Perché non ci sono prove…". Non gli serviva altro per spingerlo a raccoglierne in abbondanza a proposito di ciò che, come tanti altri amanti della musica, aveva potuto verificare.
Fece eseguire registrazioni poligrafiche: elettroencefalogrammi, elettrocardiogrammi, ritmi respiratori, riflessi psicogalvanici eccetera.
Grazie a queste registrazioni, se pure non si arrivava a conoscere la natura di questa emozione musicale, non di meno, obiettivamente, si sapeva che esisteva.

Una prima esperienza ebbe luogo in un ospedale parigino fra il 1954 e il 1955: di colpo fu decisa una ricerca sistematica nell'arco di un anno.
Ci si accorse che le opere musicali dovevano essere associate secondo criteri ben precisi:
1 non far ascoltare, per cominciare, un'opera allegra a un soggetto triste: mettersi invece al suo livello, grazie a una composizione che rifletta il suo stato d'animo.
Quando la musica è scelta in modo giusto, in assonanza con le condizioni psicoaffettive del malato, si può allora parlare di comunione e anche di simbiosi fondamentale.

Talvolta, in effetti, nel malato si possono scatenare reazioni molto violente: alcune precauzioni sono essenziali per non arrivare a un vero stato catartico in certi pazienti particolarmente sensibili;
2 in secondo ascolto trasmettere un pezzo rassicurante, molto armonioso.
E' la fase della "neutralizzazione";
3 una volta instaurata la distensione, un terzo brano musicale completerà l'azione terapeutica richiesta, stimolante o calmante, in tutte le possibili sfumature.
Il programma varia ad ogni seduta, per permettere una presa di coscienza, da parte del soggetto, di una nuova condizione, che va nella direzione terapeutica voluta: in generale, un aprirsi alla vita, un essere-meglio.
Le sedute si svolgono normalmente una o due volte alla settimana: ciascuna ha la durata complessiva di un'ora, ma si scompone in venti minuti di ascolto preceduti da un colloquio.
Gli esperimenti finora si sono mostrati molto fruttuosi in casi di depressione nervosa e si è ormai organizzata una nuova fase della ricerca: due ospedali, grazie ai medici, aprono le porte della musicoterapia a soggetti colpiti in modo molto serio: psicotici, particolarmente schizofrenici.
La musicoterapia, così come è stata messa a punto da M: Jost e dal gruppo di medici che partecipano alle sue ricerche, è rimasta nell'ombra per molti anni.




Il ritorno di Orfeo


Dopo molti anni di studi ed essendo ormai acquisite tutte le certezze sull'argomento, nel 1967 si redige una comunicazione alla Facoltà di medicina di Parigi, nel corso di un congresso internazionale di psicopatologia dell'espressione.
In seguito il Professor Sibanon incoraggia la continuazione di queste ricerche, nonché la costituzione di un'Associazione e di un Centro, inaugurati nel 1968.
Nel comitato medico dell'Associazione per le ricerche e le applicazioni delle tecniche psicomusicali troviamo neuropsichiatri, medici generici e stomatologi.

Nel comitato musicale, Yehudi Menuhin e altri musicisti.

L'Associazione comprende tre settori:
musicoterapia: impiego della musica e dei suoni nel quadro di una relazione psicoterapeutica;
educazione, rieducazione e musica: applicazioni psicoprofilattiche ed educative della musica;
distensione psicomusicale: applicazione della musica al rilassamento e all'analgesia.
I locali del Centro raggruppano un certo numero di attività:
applicazioni terapeutiche: sedute individuali e di gruppo per adulti e bambini;
gruppi di ricerca: con produzione di un certo numero di documenti.
Nel 1973 questo Centro era l'unico in tutta la Francia, con quattro ospedali psichiatrici attrezzati con sale di musicoterapia: uno a Limoux, gli altri a Montpellier e a Parigi, a Boissière, al Centro della MGEN.
Il primo Congresso internazionale di musicoterapia è stato organizzato da questa Associazione dal !° al 3 novembre 1974, a Parigi, presso il Centro ospedaliero universitario dell'Ospedale della Pitié-Salpêtrière e ha preso in esame gli studi compiuti in circa venti Paesi.




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