Medicina quantistica, la medicina del futuro. Intervista ad Andrea Gadducci, ingengere, esperto in biomedica e in metodiche quanto-biofisiche
Cosa c’entra una partita di calcio con la fisica e la medicina quantistica? Possono i tifosi influenzare l’esito della partita? Allo stesso modo può un’equipe medica, uno specialista o un operatore che tifa per la guarigione e la salute del proprio paziente influenzare il buon esito delle terapie?
Per comprendere l’impatto che le conoscenze della fisica stanno avendo in medicina e come stanno indirizzando nuovi percorsi di diagnosi e di cura abbiamo intervistato Andrea Gadducci, esperto in ingegneria biomedica ed in metodiche quanto-biofisiche.
Le scoperte della fisica quantistica stanno facendosi spazio nella cultura umana, nei suoi vari ambiti scientifici e applicazioni. Anche la medicina è stata interessata da questo fenomeno, e sempre più spesso sentiamo parlare di medicina quantistica.
Potrebbe spiegare in maniera semplice per i nostri lettori che cos’è la medicina quantistica e su quali assunti scientifico-teorici si basa?
A mio avviso la definizione di medicina quantistica è condivisa ed anche molto semplice: si tratta della medicina che ha fatto propri i fondamenti della fisica quantistica, primo tra tutti l’implicazione ed il ruolo dell’osservatore nei fenomeni osservati, noto in fisica quantistica come effetto osservatore o problema della misura.
Oggi sappiamo che il medico, il terapeuta, l’operatore hanno un ruolo determinante nella buona riuscita dell’atto terapeutico: un buon rapporto medico-paziente, un rapporto di fiducia e di incoraggiamento da parte del medico o del terapista può condizionare in maniera decisiva il ripristino dello stato di salute. Pensiamo per un attimo all’effetto placebo: recenti studi dimostrano che un placebo ha un effetto diverso a seconda di come l’equipe medica lo somministra, addirittura si è dimostrato che dandolo anche in modo dichiarato si hanno effetti positivi, cioè il paziente sa che sta prendendo il placebo, il medico che lo somministra sa di dare un placebo e si hanno effetti positivi, come da pubblicazioni reperibili su pubmed (1).
Immaginate poi che si stanno applicando in modo sempre più consapevole concetti di psicologia, coaching e counseling in medicina dimostrando che quando il medico tifa per il paziente e per la sua guarigione, rendendolo partecipe del percorso terapeutico ed incoraggiandolo verso l’ottenimento di risultati positivi, questi ultimi aumentano. Tutto questo è straordinario e ci rende consci dell’enorme potere che la nostra mente così come le nostre emozioni hanno sulla struttura biologica e quindi nell’influenzare lo stato di salute e quello di malattia.
Questi principi vengono assolutamente già presi in considerazione e manifestati in attrezzature medicali e benessere a sostegno di percorsi integrati molto più completi, per i clienti e i pazienti. Oggi è possibile fruire appieno di questi contributi a livello medico anche perché la fisica quantistica è fortemente presente da molti anni, anche se non sottolineata: pensiamo solo alla risonanza magnetica nucleare. Senza le conoscenze di fisica quantistica molte tecnologie come lo stesso laser non solo non esisterebbero ma non sarebbero così consapevolmente gestibili.
Abbiamo intervistato Andrea Gadducci Andrea Gadducci è ingengere, esperto in biomedica e in metodiche quanto-biofisiche. È Ceo di Bio-t Tecnologie per la vita srl ed è co fondatore di MedCam Congresso di Medicina Alternativa e Complementare.