Ecco una pianta che ci può salvare dalle più importanti malattie degenerative del secolo, sia come prevenzione che come cura. Parliamo di una pianta spontanea, perenne, della famiglia delle zinziberacee, a cui appartengono anche lo zenzero ed il cardamomo.
La curcuma si riconosce per via delle foglie larghe, i fiori grandi gialli e naturalmente dalla radice cilindrica arancione da cui si estrae la polvere medicamentosa.
La radice è la parte che contiene le sostanze benefiche e si raccoglie in autunno.
Le prime citazioni sulla curcuma sono risalenti a Marco Polo che la cita nei suoi scritti: la curcuma nasce spontanea in India e Malesia , anche se sono i greci i primi a scoprirla, tanto che la troviamo nei loro libri di medicina. Nel 500 Paracelso la consigliava per le malattie epatiche.
In india è considerato un portafortuna: le spose ne portano al collo un piccolo pezzo il giorno delle nozze.
Anche il curry è una miscela di spezie molto usata in Asia, dove è bassa l’incidenza tumorale: contiene un’alta percentuale di curcuma.
I benefici della curcuma
La curcuma è un alimento indispensabile per la nostra salute. Contiene:
canfora turmerone flavonoidi curcumina vit C polifenoli
Ormai diffusa in Italia e utilizzata in cucina per le più svariate preparazioni, la curcuma è anche un ottimo rimedio naturale. Le proprietà benefiche sono:
antinfiammatorio: riduce i meccanismi infiammatori dati dai farmaci depurativo: aiuta ad espellere le tossine, epatoprotettore coleretico: aumenta il flusso biliare antiossidante: riduce la quantità di radicali liberi antitumorale: molti studi indicano che la curcumina agisce come preventivo e curativo cicatrizzante: il rizoma fresco si applica sulle ferite stabilizzatore glicemico: è raccomandato in caso di diabete, svolge azione ipoglicemizzante digestivo: favorisce la digestione neuroprotettivo: è in grado di ostacolare le malattie neurovegetative immunostimolante: sulle coliti ulcerose stimola le risposte immunitarie antibatterico antistaminico protettore cardiovascolare: fluidifica il sangue carminativo: espelle i gas, regola l’intestino
Effetti collaterali della curcuma
La curcuma presenta effetti collaterali, se assunta in grandi dosi: può provocare nausea e acidità.
È sconsigliata in gravidanza e in allattamento.
Abbiamo diverse modalità per utilizzare la curcuma:
la polvere le capsule l’olio Le capsule si prendono ai pasti principali, mentre la polvere, una volta amalgamata con un pochino di olio d’oliva, si può aggiungere a tutte le pietanze.
L’olio di curcuma si può utilizzare anche direttamente sul cibo: è consigliato un cucchiaino di caffè al giorno.
Si ricorda che la curcumina, principio attivo all’interno della curcuma, è termolabile quindi non bisogna scaldarla oltre i 40 gradi.