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Inserito il - 20/01/2006 : 12:30:47 Kirk vende calcolo; Antibufala: "Bella la Cina"
by Paolo Attivissimo
__Il Capitano Kirk vende un proprio calcolo renale per beneficenza__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/kirk-vende-calcolo.html
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Notizia fra il curioso e il morboso per tutti gli appassionati di Star Trek: la BBC riferisce che William Shatner, l'attore notissimo per la sua interpretazione del capitano James T. Kirk nella serie originale di Star Trek negli anni Sessanta e tuttora sulla breccia con due Emmy nel 2004 e 2005 per The Practice e Boston Legal, ha venduto per beneficenza a 25.000 dollari il proprio calcolo renale.
L'attore settantaquattrenne ha dichiarato che "questo gesto porta i donatori di organi a nuove vette, o forse a nuovi livelli di bassezza. Quanto vale un pezzetto di me?".
Shatner era stato colto da dolori acutissimi sul set di Boston Legal il 18 ottobre 2005 scorso e nei giorni successivi aveva espulso il calcolo che li causava. Il calcolo, afferma l'attore, era talmente grande "che ti vien voglia di metterlo al dito... se lo esponi a un calore molto intenso, potrebbe rivelarsi un diamante".
L'acquirente dell'inconsueto reperto fantascientifico è Goldenpalace.com, sito già noto per altri acquisti eccentrici, come un pezzo di toast nel quale sarebbe impresso magicamente il volto della Madonna, pagato 28.000 dollari. I proventi della vendita del calcolo di Shatner andranno a Habitat for Humanity, un'organizzazione che si occupa di costruire case per i senzatetto di tutto il mondo.
Per i cultori di tutto ciò che è Trek, va precisato che il prezzo di vendita del calcolo include anche lo stent (tubicino inserito nell'uretra di Shatner per consentire il passaggio del calcolo) e il relativo filo. Bleah.
__Antibufala: in Cina abbandonano per strada i cadaveri di neonati, facciamo qualcosa__
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/bella-la-cina.html
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Da un paio di giorni ricevo segnalazioni di un appello intitolato "Bella la Cina", che mostra foto di quello che sembra essere un cadavere di neonato abbandonato sul ciglio di una strada, fra l'indifferenza della gente, e alla fine raccolto e portato via in una scatola di cartone.
Le foto sono piuttosto scioccanti, per cui non le pubblico direttamente neppure nel mio blog, tranne una. Se le volete vedere tutte, le trovate nei link forniti nella versione blog di quest'articolo.
http://attivissimo.blogspot.com/2006/01/bella-la-cina.html
Il testo dell'appello indica che si tratterebbe della Cina e che il cadavere sarebbe di una bambina, una delle tante uccise a causa della politica drastica di controllo delle nascite vigente in quel paese, per cui invita tutti a scrivere alle ambasciate e al presidente cinese. Il testo integrale dell'appello è nella versione blog di quest'articolo per evitare filtri antispam e filtri di lunghezza (sì, ci sono anche quelli; sta diventando sempre più difficile inviare una newsletter via e-mail).
Grazie anche al contributo dei lettori, è stato possibile risalire alla probabile origine delle foto: la rivista Marie Claire, edizione USA, di giugno 2001.
Le foto, tuttavia, sono state ritoccate: sono rovesciate, e le didascalie della rivista sono state coperte o ritagliate. Questo non cambia la natura drammatica di ciò che mostrano, ma è importante per capire quanta manipolazione vi sia nelle catene di Sant'Antonio.
Il testo che accompagna l'appello non è quello che accompagna le foto nella rivista, ma una sua riscrittura e traduzione grossolana e imprecisa, alla quale è stato aggiunto l'appello a scrivere alle ambasciate e al presidente cinese.
Pertanto si può concludere che le foto sono autentiche se è autentica l'attribuzione a Marie Claire, che le ha pubblicate inizialmente e che si presume abbia verificato la loro attendibilità. Sto contattando la rivista per avere ulteriori conferme.
Tuttavia l'appello contiene vari errori e un sottofondo pericoloso di disinformazione, per cui conviene valutare attentamente prima di inoltrarlo tal quale. I dettagli dell'indagine sono nella versione blog di quest'articolo.
Ma a prescindere dall'autenticità delle foto, l'appello a tempestare il presidente cinese con e-mail e lettere di protesta può essere efficace? Vale la pena, insomma, di inoltrare l'appello? Da quello che mi risulta e dalle ricerche in Rete, no.
Il problema, infatti, sembra essere culturale, non politico, e oltretutto la Cina notoriamente non gradisce ingerenze straniere.
In molti paesi asiatici (anche in India, per esempio) c'è infatti da sempre una fortissima preferenza per il maschio, e le femmine sono considerate un fardello: questo porta comunque agli aborti selettivi in base al sesso e agli infanticidi, anche senza una politica di controllo delle nascite come quella cinese.
Questo atteggiamento culturale della popolazione non è gradito ai governi, perché ovviamente produce uno squilibrio demografico: in Cina, per esempio, ci sono circa 110-120 maschi per ogni 100 femmine. Significa che ci sono milioni di maschi che non trovano moglie, e questo porta a instabilità sociale.
La cosa che mi preoccupa di questo appello è invece il rischio che induca razzismo e diffidenza, proprio in un periodo in cui l'espansione economica della Cina e l'immigrazione stanno infastidendo molti. Non vorrei che ci fosse, coscientemente o meno, un messaggio nascosto nell'appello: guarda come sono disumani questi cinesi, non sono come noi. Purtroppo, invece, gli abbandoni di neonati sono riportati frequentemente dai giornali anche in Italia, e tutto va visto in proporzione: su 1,3 miliardi di cinesi, un migliaio di abbandoni l'anno (cifra ipotetica) sono l'equivalente di 45 l'anno in Italia. Forse non siamo poi così diversi.
Ciao da Paolo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- (C) 2006 by Paolo Attivissimo (www.attivissimo.net).
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